giovedì 1 novembre 2012

Alberi Monumentali: Quercia di Arlena



Era da tanto tempo che Renzo Stucchi, proprietario dell’Agriturismo La Piantata di Arlena di Castro (VT) desiderava costruire una casa su un albero. Avendo sui terreni l’albero adatto, si rivolse a una ditta francese per l’effettuazione dei lavori. Mai avrebbe pensato che le difficoltà maggiori gli sarebbero derivate dalla burocrazia. Infatti, chi doveva  rilasciare i relativi permessi non sapeva che pesci prendere. Ovvio che non esistesse, in Italia, nessuna normativa. Tuttavia, una volta costruita la casa, le attese non andarono deluse. Nonostante il prezzo non certo popolare (360 euro per dormire una notte sopra la quercia) in breve il signor Renzo ebbe tante di quelle richieste da avere l’agenda delle prenotazioni riempita per i sei mesi successivi. E’ curioso il modo in cui vengono serviti i pasti. I clienti non vengono neppure disturbati nella loro intimità. La colazione viene “issata” mediante una carrucola alla quale è agganciato un cesto; della stessa carrucola si servono i clienti per far scendere ciò che deve essere sparecchiato.
Un grosso tubo che dalla piattaforma scende fino a terra serve a trasportare verso e dalla casa tutto ciò che serve al suo impiego: acqua, elettricità, gas, ecc.
Attorno, per diversi ettari, il terreno è una, unica, distesa di lavanda, che viene coltivata dall’azienda e usata per la fabbricazione di un’essenza profumata. All’epoca della fioritura lo scenario, ma soprattutto il profumo, sono qualcosa che fa inebriare.
A prescindere dalla storia della casa, la quercia ha anche una sua storia personale. Essa sorge in mezzo a un cumolo di grandi massi e le sue radici affondano in mezzo ad essi. E’ probabile che la pianta debba proprio a questi massi la sua sopravvivenza. E’ facile pensare che in passato ci fossero numerose altre querce nei paraggi, che vennero eliminate per  far posto alle colture. La difficoltà, per le loro dimensioni, a spostare quei massi, fece sì che quella zona venisse esclusa dalle coltivazioni.
E’ stato tale il successo dell’iniziativa, che subito dopo, il signor Renzo fece costruire una seconda casa, su un pino posto accanto agli edifici dell’azienda. Questa volta, tuttavia, stante la differenza di capacità fra pino e quercia, la casa non è stata costruita sull’albero, ma a fianco dello stesso, sostenuta da pali.
[Valido Capodarca]

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