lunedì 13 febbraio 2012

Vegetarianismo

Delle forse-future-querce non si saprà nulla fino in Primavera, per cui nel frattempo riempio il vuoto nel blog attraverso qualche riflessione sensibilizzatrice.

Perché essere vegetariani?
Le persone che riflettono poco tagliano corto la questione senza porsi troppe domande e continuando a fare ciò che sempre hanno fatto, al massimo sbeffeggiandosi di chi è vegetariano, ritenendolo forse debole perché ha paura di uccidere. Alcuni si nascondono con fare saccente e orgoglioso dietro affermazioni come "è la catena alimentare", "è la natura". Altri semplicemente antepongono il piacere personale all'etica, affermando sinceramente "sarebbe bello riuscirci, ma la carne mi piace troppo". Altri ancora pensano che la carne sia un alimento essenziale, che senza di essa sei destinato a morte certa. Insomma, chi una scusa, chi un'altra, sono in pochi ad intraprendere questa scelta che appare come spostare una montagna, come se fosse qualcosa di veramente difficile ed arduo da fare.


Ebbene, si può scegliere di diventare vegetariani per varie ragioni, queste le principali (quando parlo di carne intendo anche il pesce, essendo de facto la carne dei pesci):

Scelta ecologica: gli allevamenti, è risaputo, sono tra le principali cause dell'aumento di CO2 e quindi del riscaldamento globale. Basti pensare che per ogni animale bisogna produrre grandi quantità di cibo, utilizzando molto terreno agricolo che necessita di acqua, pesticidi e quant'altro. Non a caso gli statuinitensi, che mangiano carne a colazione, pranzo, merenda e cena, hanno un'impronta ecologica tra le più elevate al mondo. Già questa mi sembra una ragione più che valida per diventarlo, ma si può risolvere prendendo carne da allevamenti biologici ad esempio. In ogni caso una scelta in questo senso non deve essere accompagnata da un aumento esponenziale dei consumi di latticini, in quanto, oltre a fare male, è priva di senso, poiché anche i latticini vengono prodotti in allevamenti (con anche procedimenti lavorativi in più)
Qui una fonte più attendibile

Scelta emotiva: non voglio che altri animali vengano uccisi per me (che a volte diventa "non voglio mangiare animali", ma in questo caso l'attenzione si sposta dall'oggetto al soggetto). Questo può facilmente essere scartato con la logica del "è la catena alimentare". In realtà la catena alimentare prevede che si uccida se c'è bisogno di farlo, come ultima chance. Le scimmie sono perlopiù erbivore, si diventa onnivori per necessità ambientali. Più semplicemente: se non c'è bisogno di uccidere, perché farlo? È evidente che allo stato attuale delle cose, ci sono moltissimi alimenti sostitutivi, che rendono la carne non indispensabile, allora la carne resta solo un vezzo, non una necessità. Per di più, siamo soliti vederci la carne solo come prodotto finito, vediamo la fettina di carne, non la mucca morta. Sfiderei la maggior parte dei carnivori ad uccidere con le loro mani la mucca o il maiale.

Scelta salutistica: specialmente per noi che abbiamo una dieta mediterranea, ed una delle cucine più ricche di frutta, verdura e tanto altro, una dieta vegetariana è la più salutare (sempre che non venga sostituita da quantità abnormi di latticini). Diminuisce infatti esponenzialmente la quantità di colesterolo cattivo depositato nelle arterie. Numerose ricerche mostrano inoltre come nei vegetariani l'incidenza tumorale diminuisca enormemente. Mangiare legumi, frutta, cereali e verdure (consigliati anche i germogli, che anche se sono tra gli alimenti più salutari, sono completamente trascurati dal mercato), è più che sufficiente per avere uno stato di salute buono ed equilibrato.

E mi sembra di aver dato abbastanza ragioni: si vive meglio (e vivono meglio anche gli animali altrimenti mangiati), con la coscienza più pulita e con un'impronta ecologica decisamente più leggera.
Con questo non voglio dire che tutti dovremmo diventare vegetariani da un giorno all'altro. Più che il fatto di mangiare la carne (a volte può essere necessario, specialmente nei paesi dove il mercato offre meno alternative) spesso il problema sono le quantità e le modalità. Allevamenti come quello qui a destra sono a dir poco vergognosi, le galline in foto non hanno lo spazio vitale (fateci un pensierino quando comprate le uova, magari con pochi centesimi in più potete comprare quelle biologiche, codice 0).
Già ridurre pesantemente il proprio consumo di carne e magari comprare carne biologica può essere una valida alternativa al vegetarianismo se proprio non si può fare a meno del vezzo. È vero, la carne biologica costa di più, ma pensate quella non biologica quanto costa agli animali! Già sono nati per morire, e in più sono costretti ad una "vita" in batterie senza possibilità di muoversi, a mangiare, mangiare, mangiare ed infine essere uccisi. Quantomeno in quella biologica hanno vissuto una vita un po' più libera (attenzione però che anche gli animali siano stati allevati biologicamente e non sia biologico solo il cibo), per quanto possa essere libera una vita in un recinto. La carne equina è molto "buona" in tal senso: i cavalli per loro natura devono necessariamente vivere liberi di pascolare, in una batteria muoiono di depressione.

2 commenti:

  1. Piacere di conoscerti, grazie per essere passato nel mio blog! Dici cose molto interessanti, che condivido, purtroppo non sono vegetariana..ma non si può mai dire che non lo diventerò! Mia figlia ci sta per provare, è un pò come te..mi ha fatto una testa per le uova!!!!
    Comunque ti consiglio questo blog: http://papillevagabonde.blogspot.com/
    A presto Dana et Dana

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  2. Sei Loredana, giusto? Se sì per le uova è colpa mia, gliel'ho messa io in testa quella cosa a Priscilla XD (sono Luca). Potreste provare a diventare vegetariane in due comunque, ci si fa forza a vicenda ed è più semplice :D

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