Si sta parlando della non violenza gandhiana.
Folco: La sua è una non violenza estremamente attiva. Va capito che non
è il non agire, non è il non fare la guerra. E’ il fare qualcos'altro.
E’ una forma attiva di digiuno, di non partecipazione, di rinuncia a
quello che gli altri hanno da offrire al fine di indebolirti. Non puoi
combattere il sistema degli altri e allo stesso tempo comprare le loro cose.
Tiziano: Esattamente. Questa storia della non violenza è così mal capita
ancora oggi. I non violenti sono quelli che si fanno tirare le pacchine.
Ma per essere non violenti occorre una formazione più difficile che per
diventare paracadutisti, ed è quello che ancora oggi non si riesce a
dare. Ti ho raccontato la storia di Halal Khan che aveva messo in piedi
un esercito di centomila guerrieri armati di bastoni?
Folco: Non violenti?
Tiziano: Non violenti. Quando arrivavano gli altri, mettevano i bastoni
per terra e si facevano picchiare. Però, che esempio morale! Ma vedi,
non si insegna questo, non se ne parla. Le scuole non fanno che la
storia degli eroi e dei conquistatori. Alessandro Magno: “magno” perché
ha massacrato migliaia di persone nell’Asia centrale? Forse era anche
uno simpatico ai suoi tempi, giovane, conquista il mondo. Ma conquistare
cosa vuol dire? Vuol dire uccidere, prendere la roba degli altri.
Tutto questo dovrebbe essere messo in discussione. L’educazione dovrebbe
cominciare con l’insegnare il valore della non violenza, che ha a che
fare poi con tutto: con l’essere vegetariani, col rispettare il mondo,
col pensare che questa terra non te l’han data a te, che è di tutti e tu
non puoi impunemente metterti a tagliare e a fare buchi.. Il guaio è,
secondo me, che tutto il sistema è fatto in modo che l’uomo senza
neppure accorgersene, comincia sin da bambino a entrare in una mentalità
che gli impedisce di pensare qualsiasi altra cosa. Finisce che non c’è
nemmeno più bisogno della dittatura ormai, perché la dittatura è quella
della scuola, della televisione, di quello che ti insegnano. Spegni la
televisione e guadagni libertà.
Libertà. Non ce n’è più. Io lo continuo a ripetere non siamo mai stati
così poco liberi, pur nella apparente enorme libertà di comprare,
di scopare, di scegliere fra i vari dentifrici, fra quaranta mila automobili,
fra i telefonini che fanno anche la fotografia. Non c’è più la libertà di essere chi sei.
Perché tutto è già previsto, tutto è già incanalato e uscirne non è
facile, crea conflitti. Quanta gente viene riggettata dal sistema, viene
emarginata perché non rientra nel modello? E San Francesco? E tutti gli
altri? Tutti matti perché non andavano a fare quello che bisognava fare
a quei tempi? No, no diversi! Persone che con la loro diversità hanno
indicato che un modo di essere diversi è possibile. Pensa a San
Francesco, sarà stato simpatico ai suoi tempi?
E' questa benedetta storia della libertà! Noi oggi ce la siamo ridotta
immensamente, tanto che finiamo per vivere solo ai margini della nostra
libertà a causa di tutto ciò che è automatico nel nostro modo di
pensare, di reagire, di fare le cose. Questa è la grande tragedia. E le
scuole oggi non sono fatte per insegnare ai ragazzi a pensare, sono
fatte per insegnare ai ragazzi a sopravvivere, per insegnar loro cose
con cui poi trovano un posto in banca. Equando ne esci sei condizionato.
Ripeti dei modelli prestabiliti. Non è che molto facilmente ti inventi
qualcosa. L'uomo ormai è succube dell'economia. Tutta la sua vita è determinata
dall'economia. [...]
Occorrono nuovi modelli di sviluppo. Non solo crescita, ma parsimonia.
Vedi, Folco, io dico che bisogna liberarsi dei desideri. Ma proprio per
il perverso sistema del consumismo la nostra vita è tutta centrata su
giochi, sport, mangiare, piaceri. Il problema è uscire da questo circolo
vizioso: una cosa dopo l'altra dopo l'altra. Porca miseria, questo ti
impone dei comportamenti che sono assolutamente assurdi. Tu non vuoi
certe cose ma il sistema del consumismo ti convince, ti seduce a
volerle. Tutta la tua vita dipende da quel meccanismo. Se invece cominci
a non parteciparvi resistendo, digiunando, allora è come se usassi la
non violenza contro la violenza. La violenza che ci fa alla fine? Mica
te la possono cacciare in gola, la roba!
Allego anche un paio di video per capire la grandiosità del personaggio, per chi non lo conoscesse.
Un post stupendo!
RispondiEliminaOgni volta che vedo o leggo qualcosa su Terzani mi rendo sempre più conto della sua grandezza!
Condivido al 100%!
A presto :)